Nella stagione calda, in particolare in estate, chi ama il giardinaggio si ritrova ad affrontare l’eterno problema del caldo. Piante e terreno subiscono infatti in questo periodo un forte stress dovuto alle alte temperature e alla quantità di ore di sole giornaliera. Mai come in questo periodo la scelta dei concimi e del terriccio diventano fondamentali per la salute dei fiori, in particolare se parliamo di balconi, terrazzi e arbusti in vaso. Una carenza di nutrienti potrebbe favorire l’attacco di parassiti e insetti indesiderati, mandando all’aria il duro lavoro dei mesi precedenti. Come fare dunque per azzeccare l’equilibrio tra concimazione e composizione del terreno? Innanzitutto è necessario conoscere questi due alleati preziosi. Vediamo quindi in due paragrafi distinti tutto quello che bisogna sapere per rinforzare le piante in agosto e contrastare gli effetti di questo caldo torrido.

Dal silicio al rame: i principali microelementi

Un terreno non è un composto inerte (come ad esempio un cumulo di detriti) bensì un complesso mix di microscopici elementi la cui addizione favorisce o inibisce il benessere dei vegetali (ma anche dei funghi e degli altri organismi viventi che popolano il sottosuolo). Limitarsi a comprare il primo concime che capita non basta, perché un eccesso di certi elementi a discapito di altri potrebbe avere effetti nocivi immediati. Per nutrire le piante come si deve è importante controllare la lista esatta di elementi presenti nel concime. Tra i principali per mantenere il terreno ricco ricordiamo:

 

  • Boro: favorisce la lignificazione dei tessuti, partecipa ai processi enzimatici di sintesi del saccarosio e dell’amico, ma soprattutto, regola l’assorbimento dell’acqua
  • Calcio: uno dei microelementi più importanti, in special modo per le piante orticole. Senza calcio le foglie ingialliscono e le radici non si sviluppano
  • Cloro: in quantità ottimali è un alleato delle piante, ma può diventare un nemico se si innaffia troppo spesso con acqua del rubinetto senza avere l’accortezza di farlo evaporare al sole
  • Cobalto: essenziale per la salute delle piante perché favorisce la crescita dei batteri azotofissatori in grado di fissare l’azoto in aminoacidi e proteine
  • Ferro: catalizzatore dei processi respiratori e della formazione della molecola di clorofilla
  • Magnesio: tanto importante per la vita vegetale quanto abbondante in natura, il magnesio è un microelemento diffusissimo e pertanto già presente nel terreno
  • Manganese: elemento di notevole valore per molteplici funzioni vitali della pianta, come la sintesi della vitamina C o il metabolismo dell’acido fenolico
  • Nichel: gioca un ruolo di estrema rilevanza fin dalla maturazione del seme oltre che per quanto riguarda l’assorbimento del ferro e la fissazione dell’azoto
  • Rame: protagonista dei fenomeni di ossido-riduzione, il rame stabilizza la clorofilla e partecipa ai processi fotosintetici e respiratori
  • Silicio: da non confondere con il sale, il silicio è presente in natura e nei concimi sotto forma di polvere bruna, previene malattie crittogame e rende la pianta più resistente all’attacco dei patogeni
  • Zinco: coinvolto nella formazione della clorofilla e degli ormoni che regolano l’accrescimento delle piante, è importante per un corretto sviluppo della pianta che altrimenti rimane piccola e fragile
  • Zolfo: lo zolfo previene l’ingiallimento della pianta e aiuta la stessa a crescere in salute

Origine e composizione del terriccio per le piante

La conclusione a cui si potrebbe arrivare giunti fin qui è che la scelta di un buon concime è sufficiente per garantire un balcone fiorito, profumato e colorato. Purtroppo il concime e relativi microelementi da soli non bastano. A fare la differenza è anche il terreno: la composizione del terriccio può infatti “attivare” o “disattivare” l’azione di determinate sostanze nutritive. La solubilità dello zinco, tanto per fare un esempio pratico, diminuisce in modo radicale nei terreni acidi. Dovremo prestare di conseguenza attenzione all’origine del terriccio e al suo contenuto, onde evitare che le piante abbiamo difficoltà a nutrirsi e prolificare. Per fortuna in commercio esistono terreni già preparati con la giusta quantità di sostanze ed elementi. Fra i più utili per la coltivazione delle piante in balcone troviamo:

 

  • torba: il principale substrato vivaistico per la produzione di ogni tipo di pianta ornamentale e da frutto. Aumenta la permeabilità del terreno, la radicazione delle piante, l’aerazione, la leggerezza e la sofficità. Funge inoltre da pacciamatura e da cappotto termoregolatore. La percentuale dovrebbe oscillare tra il 25 e il 30%
  • humus: rappresenta la parte più attiva del terreno, racchiude in sé numerose sostanze organiche di varia origine ed è in grado di interagire con la frazione minerale del terreno
  • sabbia: in giardinaggio la sabbia aiuta a drenare l’acqua e regolare l’umidità del terreno. La percentuale dovrebbe oscillare tra il 40 e il 50%.
  • argilla: può essere cotta o espansa, a seconda della consistenza serve per rendere il terreno più leggero (argilla cotta) o per aumentarne la compattezza o la capacità di trattenere l’acqua. La percentuale dovrebbe oscillare tra il 15 e il 20%

 

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